Proseguiamo lungo la nostra pista ora leggermente in salita fino al bivio Casermetta , giriamo a destra sempre in salita e andiamo verso l'albergo Marcesina. Da questo lato si ha una vista fantastica sui Lagorai e Cima d'Asta completamente sgombri dalle nubi. La foto è un' ottima scusa per fermarsi a tirare il fiato.
Ripartiamo fino al bivio Marcesina ( Km 5,3) dove lasciamo la pista principale per un sentiero in salita. Si procede un po' più lenti ma a velocità costante. Sappiamo che il tratto che ci aspetta è impegnativo. All'interno del bosco all'ombra la neve è meno battuta e gli sci affondano. Si fa un po' più fatica. Un paio di sciatori mi superano. Li guardo allontanarsi con invidia. Non riesco a tenere il loro passo.
Arriviamo ad un incrocio ( Km 8,5) e prendiamo a sinistra. Da qui ci sono gli ultimi chilometri in salita, ancora più ripidi e poi dovrebbe essere tutta discesa.
La pista è diventata molto più stretta e così poco battuta che capita di affondare il bastoncino nella neve per spingersi e restare piantati lì e così pure con gli sci, ma il posto è davvero incantevole. Passiamo sotto a delle pareti con piccole cascate di ghiaccio, i rami degli alberi sono carichi di neve. Sembra di essere in una fiaba nordica e potrebbe comparire da un momento all'altro una fata della neve. Invece solo qualche sciatore in contromano. La salita, nonostante l'altimetria della piantina, non è per nulla tosta, o sono gli sci nuovi oppure sono davvero diventata forte che non mi accorgo della salita. C'è anche una discesa non segnata sulla carta e solo a questo punto mi viene il dubbio che avremmo potuto aver preso un' altra pista, ma è troppo bello questo percorso, vado avanti a vedere dove porta sperando di non essermi allontanata troppo.
Ma non devo aspettare molto per realizzare esattamente dove sono : un bivio e un cartello indicano località Scalette. ( Km 12,7). Noo! Capisco in un attimo che nonostante gli sci nuovi non mi sono trasformata in Petter Northug e che in salita non facevo fatica perchè di salita non ce n'era. Siamo sulla pista rossa.
Ripianifichiamo il percorso, decidiamo di tornare verso l'albergo Marcesina (Km 14) e quindi da lì di prendere la divertentissima e poco frequentata pista blu che tutta in discesa si collega alla pista principale verso Val Maron e il centro fondo.
Abbiamo percorso circa 22 km di grande soddisfazione e fatica. Una variante mussati a sorpresa che ha reso tutto più entusiasmante.
Un saluto al maestro Gabriele, che ha dovuto ammettere che le ragazze del corso erano più foti dei maschi, a Gianni che dopo cinque lezioni è riuscito a domare gli sci in discesa, a Bepi instacabile macinatore di chilometri, a Cristina leggiadra sulla neve, a Marco già campione di skating appena indossati gli sci, e infine a Glauco con lo sci più lungo di tutta Enego.
Una scusa a Stefano: sono nata irreverente e gli articoli d'ufficio non riesco a scriverli.